Impianti Fotovoltaici connessi alla rete

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Questa tipologia di impianti fotovoltaici, definiti “Grid Connected”, è la più diffusa sia in ambito domestico che commerciale, aziendale ed industriale, ovvero in tutti quei casi dove è già presente la rete elettrica nazionale.

Realizzando un impianto fotovoltaico Grid Connected si diventa dei veri e propri produttori di energia elettrica e, quando opportunamente dimensionato, capaci di soddisfare pienamente il proprio fabbisogno energetico annuo.

L’utilizzatore preleva energia in primis dal proprio impianto fotovoltaico andando ad autoconsumare  l’energia prodotta e solo quando l’irraggiamento solare è insufficiente come nelle giornate molto nuvolose, o di notte, preleverà energia dalla rete elettrica.

I principali componenti che costituiscono un impianto fotovoltaico connesso in rete sono:

  • Moduli fotovoltaici: convertono l’irraggiamento solare in energia elettrica a corrente continua
  • Inverter per la connessione in rete: è il dispositivo che converte la corrente continua proveniente dei moduli fotovoltaici nella corrente alternata per alimentare le utenze e per l’immissione in rete
  • Dispositivo di interfaccia con la rete elettrica: è il dispositivo che analizza i parametri della rete elettrica nazionale e che in caso di anomalie scollega l’impianto fotovoltaico
  • Contatori di energia bidirezionale: misurano l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, ma anche l’energia prelevata/immessa in rete.

Vantaggi economici:

  • Beneficiando  della detrazione fiscale al 50%, il costo complessivo dell’impianto fotovoltaico verrà dimezzato  in 10 anni.
  • Utilizzando principalmente l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico si riduce l’energia prelevata dalla rete elettrica con il conseguente abbassamento dei costi delle bollette.
  • Mediante la convenzione “Scambio Sul Posto” che si stipula con il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. si realizza una specifica forma di autoconsumo immettendo in rete l’energia elettrica prodotta ma non direttamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento differente da quello in cui avviene la produzione. Il GSE, come disciplinato dalla Delibera ARG/elt 74/08, ha il ruolo di gestire le attività connesse allo scambio sul posto e di erogare il contributo in conto scambio (CS), un contributo che garantisce il rimborso (“ristoro”) di una parte degli oneri sostenuti dall’utente per il prelievo di energia elettrica dalla rete. Il contributo è determinato dal GSE tenendo conto delle peculiari caratteristiche dell’impianto e delle condizioni contrattuali di ciascun utente con la propria impresa di vendita, ed è calcolato sulla base delle informazioni che i gestori di rete e le imprese di vendita sono tenute a inviare periodicamente al GSE.